Isolabona, 1960. Edoardo Cassini, Flavio Cassini, Aldo Piombo, Angelo Pastore
Lo so che i tempi di una volta non tornano più!
Ma quando penso a Isolabona mi passano alla mente mille situazioni che potrebbero essere ricordate per non dimenticarle oppure raccontarle a chi non le conosce.
Le nostre tradizioni, la nostra storia, perdonatemi il nostre, bisogna mantenerle vive altrimenti addio al nostro bel paese.
Non voglio fare della retorica ma, se lasciamo cadere tutto nel dimenticatoio......
Gira voce che forse si aprirà una biblioteca, ben venga ma a mio modesto parere non basta mettere dei libri li alla portata di tutti, le biblioteche sono anche un angolo di storia, e Isolabona di storia da raccontare ne ha per tutti i gusti.
Questo piccolo paese ha la fortuna di aver dato i natali a scrittori e studiosi, come Fortunato Peitavino, Marino Cassini e chissà a quanti altri altri....
Vorrei che la loro storia potesse essere raccontata a tanti, io farò del mio meglio per provare a raccontarla qui.
Oggi eccovi la storia dei Menestrelli.
Cosa pensate voi delle tradizioni e della nostra storia?
Sanremo - II complesso i "Müratèi" di Isolabona si e aggiudicato la prima "Pigna d'oro" vincendo la "Giostra del menestrello" svoltasi sabato e domenica a Sanremo.
Dalla giuria, imbarazzatissima ad effettuare la scelta, data la bravura dei partecipanti, sono stati finalmente scelti: Dolceacqua, Isolabona e il complesso caratteristico del "Caregheto".
La sera successiva i tre gruppi rimasti in lizza si sono battuti appassionatamente e con armi incruente onde aggiudicarsi I'ambito premio della "Pigna d'oro".
Suonando progressivamente nelle varie piazzette ed angoli caratteristici della vecchia Sanremo i menestrelli si sono spostati sempre più verso I'alto fino a raggiungere piazza Capitolo, dove la giuria li ha ancora alternativamente ascoltati.
Vincitore e risultato il gruppo di Isolabona perché più rispondente allo spirito della manifestazione.
Infatti le due chitarre ed il cantante intonatissimi, ricordavano più di tutti gli altri i menestrelli che eseguivano le antiche serenate. Giuseppe Moro (canto) Flavio Cassini (chitarra) e Angelo Pastore (chitarra). da un giornale dell'epoca, settembre 1959
I müratèi I se credia chi fuse i fräti
invece i èia i müratèi oh Madarena Invece i èia i müratèi. Invece i èia i müratèi chi vegnia d’en furcuin oh Madarena chi vegnia d’en furcuin. I portia di lensöi gianchi di lensöi gianchi de lin oh Madarena di lensöi gianchi de lin. En du darghe a giravouta i se sun messi a fää drin drin oh Madarena i se sun messi a fää drin drin. I se credia chi fuse i fräti chi sunese u matütin oh Madarena chi sunese u matütin |
Grazie per avermi riportato in gioventù. Le chitarre erano sempre pronte . Il maestro Cassini , un vero amante della musica, ci ha lasciato,come pure, prematuramente, Aldo Piombo e Flavio Cassini. Altri si sono trasferiti; Angelo Pastore a Camporosso, Bruno "u ferugotu" a Sanremo e Felix Boero a Monaco: Le nostre serenate non infastidivano nessuno eccezionfatta, Menotti, che una sera ci apostrofò con " ...
RispondiEliminaandei a sunaa en pouco sciu a Bunda
che e tasse i e paga anche là "".
Le mie ultime strimpellate con Gildo Moro e Sala ma chiudo, mi prende il magone....
mio nonno Gildo amava suonare la chitarra,ho suonato tante volte con lui,io con il pianoforte,lui con la sua adorata chitarra
EliminaPatrizia figlia di Laura
Mai dimenticare storia e tradizioni,pertanto bisogna trasmetterle alle nuove generazioni.
RispondiEliminaUna biblioteca è una ricchezza,,averla in paese poi è il massimo.
Anche Pigna vanta una lunga tradizione mandolinistica, qualche volta anche Eduà ha suonato con i ns. mandolinisti. Era bello quando la notte in estate uscivano a fare le serenate... e i pignaschi non si sono mai lamentati! Semmai si lamentavano se non andavano sotto la finestra di qualcuno...
RispondiEliminaQualcuno, ancora adesso, chiede ai mandolinisti se non "escono" più... ma il tempo passa anche per loro..........