La fotografia che vedete mi riprende in località I Grai, sopra Melosa, il lago che vedete è la diga di Tenarda, un bacino artificiale che si trova praticamente sopra di noi nell'alta valle.
L'ho scattata molti anni fa 1985/86 io sono cambiata, la macchina no, perché è ancora così.....
La diga di Tenarda è stata costruita per fornire l'acqua alla città di Sanremo, ho trovato la storia e il perché è stata costruita e dopo una breve descrizione di quali zone si possono raggiungere da questo punto potrete leggerla anche voi.
Percorrendo la nostra bella valle, passato l'abitato di Pigna, si prosegue verso colle Langan arrivati al bivio per Triora, il paese noto per le streghe, si prosegue per colle Melosa.
Qui la strada asfaltata termina, si prosegue solo con mezzi idonei su una vecchia strada militare che collega la Liguria con il Piemonte attraversando il territorio francese raggiungendo vette come il Saccarello e passando in luoghi meravigliosi come "le navette" che, se si ha la fortuna di capitarci durante la fioritura dei rododendri lo spettacolo è assicurato....... il massiccio del Marguareis con le sue pietraie e i passaggi tra gole mozzafiato fino al lago del colle dei Signori, vedere le marmotte è così semplice che perdi il conto........è uno spettacolo naturale meraviglioso!!!
Il viaggio può finire ai fortini di Tenda e scendere a Limonetto Piemonte o proseguire fino alla Valle delle Meraviglie giù fino a Casterino per poi raggiungere la strada che ti accompagna lungo al fiume Roja fino alla costa a Ventimiglia.
Questo percorso l'ho fatto più volte, è meraviglioso e conosciuto in tutto il mondo, infatti è molto facile incontrare moto, auto e persone a piedi di molte nazionalità.
Tratto da terraligure
a cura di
A.M.A.I.E., Sanremo
(Azienda Municipalizzata Acquedotto e Impianto Elettrico)
Quando negli anni ’50/’60 il problema del rifornimento idrico si fece sempre più assillante, per le esigenze incessantemente crescenti dovute sia all’imponente sviluppo edilizio, sia al continuo estendersi delle colture floreali, la costa si trovò di fronte alla necessità impellente di reperire ulteriori fonti integrative di approvvigionamento idrico.
La produttività della Centrale di Arma, infatti, aveva nel dopoguerra raggiunto e superato quella dell’acquedotto a gravità, attestata fra i 3 e i 4 milioni d metri cubi annui, raggiungendo punte prossime ai 6 milioni di metri cubi, fino ai limiti tollerabili dello sfruttamento.
Le esigenze sempre più pressanti, gli utenti cresciuti dal livello del periodo precedente la seconda guerra mondiale, che non raggiungeva le 7000 utenze, ad oltre 25000 dei primi anni ’60, imponevano, come detto, nuove risorse sicure e dalle notevoli potenzialità, risorse che non erano reperibili in zona ovvero potenziando quelle esistenti, come evidenziava un esame organico e completo delle risorse idriche disponibili nel sottosuolo della provincia di Imperia redatto nel 1960 dalla Organizzazione Americana Soc. Harold E. Smith.
Fu allora che presero corpo i progetti dell’invaso di Tenarda e, soprattutto, dell’acquedotto del Roja.
Nacque così la diga di Tenarda, in esercizio regolare dal 1963, che permise l’eliminazione della critica situazione che andava sempre più aggravandosi per deficienza di acqua soprattutto nella stagione estiva.
L'invaso ha un volume totale di circa 2 milioni di metri cubi di acqua e permette di addurre ogni anno, principalmente, come detto, durante la stagione estiva, circa un milione di metri cubi, tramite una condotta che raggiunge la località di Vignai e, quindi, correndo parallelamente al "Marsaglia" raggiunge l'impianto di Poggio, per subire i necessari trattamenti prima dell'immissione in rete.
Informazioni molto interessanti, Roberta.
RispondiEliminaNon conosco quasi nulla di quelle zone e mi fa molto piacere apprendere qualcosa al riguardo anche se solo virtuale;)
Un abbraccio
annarita
La scorsa estate ho percorso , alla guida di un "mezzo adeguato",lo sterrato che collega Melosa ai Forti di Tenda. Premetto che non sono un driver ma giunto a destinazione mi sono recato ai servizi ed ho scaricato tutto il pranzo del Rifugio Don Barbera.
RispondiEliminaPaesaggio stupendo ma godetevelo a piedi o a cavallo.
Info davvero interessanti grazie!
RispondiEliminaUn saluto ed un buon inizio settimana.
Quando la tecnologia è al servizio della gente.
RispondiEliminaBuon inizio settimana.
che meraviglia di posto...sei più tornata? felice lunedì
RispondiEliminaPiacevole, è sempre piacevole apprendere qualcosa di nuovo ogni giorno, specialmente quando è scritto chiaro e in buona forma: grazie!
RispondiEliminaRino, augurando buona settimana.
@Fuin
RispondiEliminaVisto che ero con te e non mi sono accorto di niente, ti sei forse vergognato?
Dai Grai a Melosa vista meravigliosa ma... strada consigliata a chi non soffre di vertigini: che strapiombi!!!però la grandezza della montagna si vede tutta!
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