Cliccando sull'immagine sarà possibile leggere meglio quanto ho trovato sulla storia parziale delle nostre campane.
Dalla trascrizione delle memorie di Isolabona scritte da Gio Antonio Cane e ordinate dal figlio Francesco.
La trascrizione del Manoscritto è stata fatta cercando per quanto possibile di mantenere la forma letterale.
Visto che questa settimana ho parlato di Tistò, l'ultimo campanaro di Isolabona, mi è sembrato bello inserire la storia delle nostre campane.....
Mi ha fatto sorridere questo passaggio:
...e siccome la Comune aveva fondi fu stabilito di farle tutte e quattro nuove.....
Erano proprio altri tempi e dalle notizie in mio possesso erano tempi duri!!!
Quelli delle memorie saranno antenati di Alberto (ciao Al) ? :-)
RispondiEliminaps: Roby, torna pure a rispondere...sùùù!:-)
Giovanna mi hai anticipato di poco ma forse è meglio . La denuncia per difffffffamazione la prendi te .
RispondiEliminaUn rubo = Kg. ???????
@ Fuin
RispondiEliminaUn rubo = Kg. 7,9 (circa), sul mio sito, nella sezione testi puoi vedere le "Tavole di ragguaglio degli antichi pesi e misure" complete (per quanto riguarda il ponente ligure).
La memoria del nostro passato e delle nostre tradizioni, tramandata attraverso lo scritto, ha un dolce sapore.
RispondiEliminaTi aspetto su scientificando e su matematicamente. C'è materiale per te.
Ciao
annarita
Campane antiche...sicuramente un bel concerto da ascoltare!
RispondiEliminaDa quanto so,il mestiere di campanaro non è dei più facili,si potrebbe collocare benissimo tra quelli "antichi" da non lasciar cadere nell'oblio.
Ciao,a presto.
Queste campane di cui parla Francesco Cane figlio di Gio Antonio Cane (può darsi mio antenato, caro Giovanna) furono poi portate via, eccetto quella piccola, dai Francesi e fuse per farne cannoni.
RispondiEliminaIl manoscritto originale di Gio Antonio Cane lo ritrovai per caso. Ne parlai QUI dove potete vedere la riproduzione.