Oggi per mio figlio e i suoi compagni di classe è stata una bellissima giornata, gita a Cannes con torneo di scacchi tra le scolaresche........e visita alla fiera dei giochi elettronici e da tavolo presso il salone del cinema ovvero dove si svolge il festival del cinema di Cannes
Foto di gtu
Si sono potuti divertire giocando a scacchi, un gioco che seguono da cinque anni con un maestro e che personalmente considero non solo un gioco ma un "allenamento per la mente"...Hanno potuto vivere un'esperienza quotidiana con bambini di un'altra nazione, verificare personalmente un'altra realtà scolastica e magari provare a dire qualche parola di francese visto che è una materia di studio..........insomma una bella esperienza sicuramente.
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Passeggiando per le vie di Cannes si incontrano sicuramente soggetti fotografici interessanti.....
Foto di gtu
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Come ho detto prima lo scopo della gita è stato un torneo di scacchi amichevole, ecco che bella leggenda sul gioco degli scacchi che ho trovato su qui
La leggenda
La leggenda racconta che una volta un re vinse una grande battaglia per difendere il suo regno, ma per vincere dovette compiere un'azione strategica in cui suo figlio perse la vita. Da quel giorno il re non si diede più pace perché avrebbe voluto poter trovare un modo per vincere senza sacrificare la vita del figlio, e tutti i giorni rivedeva lo schema della battaglia, ma senza trovare una soluzione. Tutti cercavano di rallegrare il re, ma nessuno ci riusciva. Un giorno venne al palazzo un brahmino, Lahur Sessa, che, per rallegrare il re, gli insegnò un gioco che aveva inventato: il gioco degli scacchi. Il re si appassionò a questo gioco e, a forza di giocare, capì che non esisteva un modo di vincere quella battaglia senza sacrificare un pezzo, suo figlio. Allora il re fu finalmente felice e chiese a Lahur Sessa quale voleva che fosse la sua ricompensa: ricchezze, un palazzo, una provincia o qualunque altra cosa. Il monaco rifiutò, ma il re insistette per giorni, finché alla fine Lahur Sessa, guardando la scacchiera, gli disse: «Tu mi darai un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via». Il re rise di questa richiesta, dicendogli che poteva avere qualunque cosa e invece si accontentava di pochi chicchi di grano. Il giorno dopo i matematici di corte andarono dal re e gli dissero che per adempiere alla richiesta del monaco non sarebbero bastati i raccolti di tutto il regno per ottocento anni. Lahur Sessa aveva voluto in questo modo insegnare al re che una richiesta apparentemente modesta poteva nascondere un costo enorme. In effetti, aveva chiesto 18 trilioni, 446 biliardi, 744 bilioni, 73 miliardi, 709 milioni, 551 mila 615 chicchi di grano (20 + 21 + 22 + ... + 263 = 264 − 1, considerando 20 = 1 della prima casella). Comunque, una volta che il re lo ebbe capito, il brahmino ritirò la sua richiesta e divenne il governatore di una delle province del regno.Buona serata.
Significativa questa leggenda. Molto saggia e nota. ero' riproporla e' altrettanto saggio.
RispondiEliminaGli scacchi sono la palestra per la mente. Ammiro chi vi gioca, anche se non e' il verbo giusto.
Iniziative scolastiche eccellenti
Ciao isola gtu
Ciao Roby,
RispondiEliminainteressante e istruttivo viaggio!
Ottimo l'*AllenaMente*! :-)
A prop della leggenda... penso ti faccia piacere leggere questo post:
Matematica e ... Dante
c'è una variante....
baci baci, buona giornata.
... qui nevica!:-)
g
Ciao, Robertina. Passo a leggere tutto con calma questa sera. Ieri e oggi, scrutinio in corso!:((
RispondiEliminabaciotti
annarita
Il gioco degli scacchi è di sicuro un ottimo allenamento mentale e in più contiene una indiscutibile valenza didattica.
RispondiEliminaUna bella esperienza quella vissuta da Giorgio. Un'esperienza che ricorderà di sicuro positivamente.
Per quanto riguarda la leggenda di Sessa Ebu Daher, c'è qualcosa su Matem@ticaMente. Un post elaborato da un mio alunno di prima.
Baci
annarita
abbiamo trascorso davvero una bella giornata! con noi c'era anche la preside che è stata molto contenta di noi! i bambini sono stati obbedienti, oltre che molto contenti!!!
RispondiEliminauna cosa però la devo dire: non abbiamo nulla da invidiare alle scuole francesi, anzi!!!
Sarà un'esperienza indimenticabile per Giorgio.
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