Questa mattina ho trascorso una mezzoretta con dei conoscenti parlando dei bambini e dei ragazzi, analizzando la questione del dare al proprio figlio ciò che hanno gli altri.....
Quando intraprendo questo tipo di discorso, mi sento sempre dire:
Vedrai quando sarà un po' più grande, anche tu gli darai tutto quello che ti chiederà, basta che uno faccia o abbia una cosa che anche lui la vorrà e tu lo accontenterai.....
Non posso negare che questo tipo di ragionamento mi spaventa e non poco!
Ritengo che i bambini molte volte siano spinti dai genitori a comportarsi in un determinato modo, altre volte sono i bambini a voler emulare i coetanei, i genitori che li accontentano sempre, secondo me, non capiscono che in questo modo trasmettono un segnale negativo, privano ai bambini, futuri adolescenti e adulti il piacere di godersi le cose che possiedono già e di trasmettere loro dei valori.
O forse i genitori che accontentando i figli vogliono dimostrare la loro posizione economica?
Il tutto è dovuto non mi piace, e non mi piace che mio figlio possa ragionare con questa metrica!
Sbaglio?
Oggi pomeriggio siamo andati a pescare trote nel lago della cascata, abbiamo trascorso tre ore bellissime ma di trote......niente!
Non importa, l'importante è che ci siamo divertiti!!!
Tempo fa vedevo un ragazzino di circa dieci anni che rompeva le scatole perchè voleva a tutti i costi un cellulare abbastanza costoso e dopo circa 15 minuti di frignate varie ha ottenuto ciò che voleva. Questo credo sia l'insegnamento peggiore, hanno ceduto al figlio che non si rende conto del valore del denaro e del rispetto. Purtroppo viviamo in un epoca dove e facile avere quello che si desidera e non come i nostri genitori che dovevano sudare per avere cio che desideravano, allora esistevano ancora dei valori che oggi non vedo piu. Oggi se non fai o hai quello che i tuoi compagni hanno, vieni emarginato facilmente e su questo i ragazzi sanno che vincono quasi sempre. Il mestiere del genitore e molto difficile e pieno di ostacoli e questo e uno di quelli, sta alla nostra coscienza saperlo superare. Buona serata e buona vita. Viviana
RispondiEliminaNon ho certo adottatto il tutto è dovuto.
RispondiEliminaCon mia figlia abbiamo sempre ragionato su questa o quella cosa, anche quando era piccola.
Adesso ha vent'anni, non è frustrata per le "cose" non avute, ma ha imparato a discernere ciò per cui vale la pena e ciò che non serve.
Anzi, certe volte sono io che la sprono a comprarsi qualcosa...
@viviana, condivido ciò che hai scritto, i valori sono importanti, e si formano da piccoli.
RispondiElimina@pia, anche a me piace fare questi ragionamenti con gtu, bisogna insegnare la differenza del necessario e del superfluo, speriamo bene!
Io sono per i famosi paletti da non oltrepassare! Insegnare che la vita è fatta di regole da rispettare è il primo insegnamento che un genitore dovrebbe adottare con i propri figli. Altrimenti crei insicurezze e semini arroganza. E' un errore che fanno molte giovani coppie purtroppo!
RispondiEliminaLo zaino abbandonato in un angolo, il computer e il televisore accesi , il cellulare che vibra senza tregua, la play station pronta all' uso, il diario con i compiti sigillato sotto una valanga di felpe e jeans plurifirmate , l' iPod incollato alle orecchie......
RispondiEliminaLa cartella di cartapesta dietro la porta della stalla, una maciata di palline di terracotta, pantaloni alla zuava rigorosamente cuciti e ricuciti, scarpe Civallero ricavate dai pneumatici, una forchetta in tasca per la pesca all'anguilla ed una spago per lo "strapicu "
Autri tampi...
Sono il meno indicato a commentare, giacché non ho figli. Ma sono stato figlio, e lo sono ancora, e ricordo che la mia educazione è stata, non dico severa, è stata quella del tempo, di quegli anni '60 in cui si disponeva dello stretto necessario per vivere degnamente e dove la mia massima aspirazione era avere un pallone vero di calcio, quello di cuoio e, magari, un paio di scarpette per giocarci.
RispondiEliminaCerto, erano altre epoche. Oggi i giovani hanno troppe distrazioni e, a mio avviso, la famiglia deve educarli in modo deciso e forte, qualche sculacciata non fa male, così come qualche sporadico e giusto rimprovero: gli alberi si raddrizzano quando ancora hanno legno verde.
Rino, ringraziando Roberta per gli auguri.
Ricordo che il mio vecchio direttore didattico Fogliarini, diceva che i bambini non sono vasi da riempire di nozioni o regali, ma vasi da cui far uscire i tesori che contengono. Il compito dei genitori e degli educatori è quello di fare da guida, mettere cioè i bambini nella condizione di imparare e scoprire attivamente, facendo esperienza di ciò che gli adulti ritengono debbano apprendere. E' importante per me che i bambini abbiano fiducia nei genitori,si sentano al sicuro con loro.L'esempio,la coerenza e il dialogo valgono più delle prediche.
RispondiEliminaCiao Robeta
RispondiEliminagrazie per essere passata sul ns blog...peccato sei captata in un momento particolare con due post, uno serio e l'altro un po' "bizzarro"....spero ritornerai ancora e scoprire il nostro mondo e la nostra musica.....ciaooo
grazie
i figli hanno diritto ad avere amore dai genitori, e i genitori non devono pensare che l'amore sia accontentare tutto per tutto i figli.
RispondiEliminaRob, condivido i commenti precedenti. Penso che sia necessario trasmettere ai figli dei valori e delle regole di vita. Anche se l'epoca attuale è all'insegna dell'edonismo e i giovani siano abituati ad avere il superfluo, occorre avere polso fermo e insegnare che non tutto è dovuto sempre e comunque.
RispondiEliminaSono fortunata perché i miei figli hanno una personalità piuttosto decisa e sono portati naturalmente verso l'impegno sociale e le cose essenziali. Pensa che il maggiore, spegne le luci dietro a tutti noi quando si passa da una stanza all'altra della casa e rimprovera la sorella più piccola perché non chiude il rubinetto dell'acqua mentre strofina i denti con lo spazzolino!
Non ci crederai, ma non chiede la famosa paghetta settimanale perché dice che gli basta quel che ha...
io credo che darò allo gnomo rosso quello che mi chiede o gli insegnerò come fare per trovare quello che cerco....il mio impegno da sempre è fare in modo che sappia scegliere quello che vuole lei e non quello che vogliono gli altri e fin ora è sempre stata una gioia andarle incontro
RispondiEliminaun bacione
io ne ho 2 e faccio molto slalom
RispondiEliminaquello speciale e quello gigante
sono diventato uno specialista di coppa del mondo...!!!!
un forte abbraccio
saba
Si diventa genitori crescendo pian piano coi nostri figli e non sempre è facile riuscire a conciliarsi con gli altri input educativi- diseducativi esterni .Trasmettere valori con l'esempio , nella speranza che siano recepiti , e trovare sempre la forza di guidare i propri figli è fondamentale.Educare i figli è una prova, innanzitutto con noi stessi.
RispondiEliminaCara Roberta, il tuo post è strettamente collegato al mio.
RispondiEliminaEducare un figlio non sono tutte rose e fiori...
L'adolescenza è un periodo difficile per i ragazzi : non sono né pesce, né carne, come si suol dire.
A quest'età i genitori vengono sostituiti dagli amici e si imitano comunque. E' una fase particolare della vita, soprattutto per chi abita in città. Mio figlio, un esempio, veniva deriso dai compagni perchè la sera non aveva in tasca le chiavi di casa come loro, per potere rientrare alle ore beate...
Dopo tanti dialoghi sereni, ci scontravamo, ma lui non capiva.
Capisce ora e mi ringrazia.
Quanto avrei ancora da dire,ma in un commento è impossibile!
Che fatica questi figli! capito qui dopo un'estenuante tira e molla con un'adolescente di 13 anni proprio su questi argomenti.
RispondiEliminaProprio a proposito!
Si cerca di barcamenarsi e di farli ragionare.
p.s. per la cronaca, NON ha avuto il megasupercellulare che, pare, hanno necessariamente tutte le sue amiche e se n'è andata in palestra gemendo che è la più disgraziata delle ragazzine e non reggerà alla vergogna nel far vedere il suo vecchio di ben un anno e mezzo.
Dare, dare, dare.
RispondiEliminaCon amore, buon senso, spirito critico, però.
Un bacio Roberta:)