Ancora una volta Isolabona scenario naturale di un romanzo.
La filosofia della pesca alla rana edito da Mursia ( 2009), ultima fatica di Sandro Soleri originario in parte di Isolabona, è un libro che si legge tutto d'un fiato, le pagine scorrono velocemente e la voglia di leggerle ti assale.
In questo romanzo il nome di Isolabona non compare, il luogo dove si svolgono i fatti si chiama Rosaspina ( mi piacerebbe chiedere all'autore se lo ha scelto per motivi particolari o se è solo un nome casuale), molti dei personaggi che si susseguono sono " nostrani " atri invece sono di fantasia e per questo vi è una ragione.
Ecco perché
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L'amore, la logica ed etica sono i veri protagonisti di questo romanzo, deliziosamente in bilico tra filosofia e umorismo, dove accade che la pesca alla rana diventi il mezzo per cercare le risposte ai grandi quesiti dell'esistenza. Al centro della storia c'è Paolo, un adolescente confinato dai genitori in un paesino della Liguria di Ponente nell'estate in cui, grazie all'incontro con nuovi amici, passerà la linea d'ombra, il sottile confine tra adolescenza ed età adulta. Nuccio, un suo coetaneo, gli svelerà i segreti della pesca alla rana, Laura lo condurrà tra i misteri dell'educazione sentimentale. E poi Toni, bizzarro filosofo un po' socratico un po' sofista che, attraverso le rane, gli farà capire la distinzione tra bene e male.
Perché, strano a credersi, ci sono più cose negli stagni e in un batrace di quante ne sogni la vostra filosofia.[...]
Come già ho scritto moolti dei personaggi sono reali e anche i loro nomi vengono conservati, così come alcuni avvenimenti e luoghi. Chi a Isolabona non si ricorda di Ines e Maria, le indimenticabili proprietarie del bar che ora non esiste più ma che non sparirà dalle memorie di chi l'ha frequentato?
Un luogo dove intere generazioni si sono ritrovate!
Ci parla della festa della Maddalena, la nostra festa patronale, e come i ragazzi del luogo passavano la serata e tanto altro ancora.......
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Sandro Soleri, nato a Sanremo nel 1964, vive a Ventimiglia e insegna Filosofia nei licei del Ponente Ligure.
Ha pubblicato il saggio " Note al Tractatus di Wittgenstei" nel 2003, l'e-book " il Manuale di Epitteto" nel 2005, la raccolta di racconti " Corpi estranei" nel 2006.[...]
Isolabona è un luogo meraviglioso dove ognuno di noi è riuscito nel corso dell'adolescenza e della gioventù a crearsi degli spazzi tutti suoi, alcuni luoghi e molte situazioni sono entrati a far parte dei nostri ricordi indelebili, e questo romanzo non a caso, ambientato qui, ne è la prova.
Molto gradevole il libro di Soleri. Il suo invito a riflettere sui sentimenti e sull'inutilità delle verità assolute è da sottoscrivere!Ricorda il grido di Nietzsche "Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra"
RispondiElimina".. noi abbiamo la tendenza a credere che le parole più vuote siano in realtà cariche di significati profondissimi. E così ci perdiamo in chiacchiere inconcludenti e perdiamo di vista quel che è davvero importante per vivere." ("La filosofia della pesca alla rana- S. Soleri pag.188)
Brava Roberta. Ciao
Grazie filo,
RispondiEliminanon ho studiato filosofia e alcune parti del libro mi sono state difficili da capire, ma grazie alla scrittura e al modo di narrare di Soleri è stata una lettura veramente piacevole.
Mamma mia...che bella cosa i ricordi!
RispondiEliminaBuongiorno, Roby,
RispondiEliminaterrò presente come lettura estiva...
grazie!
g
Mi ricordo bene di quel bar che da ultimo chiamavamo "da Ines" ma che era stato "dal maresciallo" e prima ancora la "locanda dei viaggiatori". Marietta era la bisavola dell'autore del libro, essendo la mamma di Augusta che era la mamma di Giuliana che è la mamma di Sandro. Più o meno un mese fa ho incontrato al paese Lucio tutto felice perché Sandro Soleri gli aveva portato una copia del libro. E lui dal romanzo esce da ogni dove.
RispondiEliminaCiao roberta,
RispondiEliminati lascio un saluto e un pensiero,
buon tutto.
Roberta i ricordi vanno conservati...
RispondiEliminaBellissimo libro !!!
RispondiEliminaGrande prof !
Peccato che a Isola il libro non è molto conosciuto...
mi procurerò il libro! buona serata.
RispondiEliminaLa tua presentazione e il commento di filo hanno "solleticato" la mia curiosità, rob. A Natale me lo regalo.
RispondiEliminaCiao
annarita