Isolabona vista dalla Mara
Qualche giorno fa ho trovato un commento al post dedicato ai toponimi di Isolabona questo.
Nel post è riportato l'elenco redatto da Paolo Veziano dei toponimi delle zone olivicole presenti sul nostro territorio, questi dati sono stati trascritti dal registro del Catasto delle zone olivicole del 1831.
La lista ci fornisce ahimè solo il nome geografico attribuito a queste zone ma non fornisce il significato etimologico.
Sappiamo che la scienza della toponomastica affonda le sue ricerche nel campo storico, geologico, sociologico e in quello folkloristico e fantastico, legato a fatti avvenuti, a leggende, a racconti, a situazioni particolari.
Nel commento lasciatomi da Giovanni Battista Soleri vi è una interpretazione etimologica di un luogo chiamato Paste, spiega come vengono classificati i toponimi cioè in toponimi trasparenti e toponimi oscuri.
Questo intervento lo trovo molto costruttivo perchè ci permette di dare un significato a un luogo geografico ben preciso. Conoscere l'etimologia di questi luoghi ci permette di conoscere meglio il nostro territorio e di conseguenza il suo sviluppo nel corso dei secoli.
Giovanni Battista Soleri scrive:
[..] I toponimi, dal punto di vista dell'interpretazione etimologica, si dividono essenzialmente in due catagorie: toponimi trasparenti e toponimi oscuri. I toponimi trasparenti sono quelli che hanno ancora un riscontro nel lessico comune e attuale del dialetto o della lingua; quelli oscuri, invece, non hanno riscontro immediato nel lessico odierno.
Esempi di toponimi trasparenti, basandomi sull' elenco di quelli di Isolabona, sono:
- Ciappa, Torre, Ciuxe, Tovo,
Colarea, Copeira, Papeira, Bonda ecc.
Un esempio di toponimo oscuro è Paste (l'indicazione precisa dovrebbe essere in u paste, chiedo conferma agli 'indigeni'), che non credo abbia riscontro nel lessico attuale lisurenco. Premesso che non conosco la morfologia del territorio individuato dal toponimo, posso tuttavia avanzare un'ipotesi, cioè la derivazione dal latino pastĭnum, che aveva tre significati (cito dal Castiglioni-Mariotti, il noto Vocabolario della lingua latina):
1) zappa, marra
2) zappatura, scasso
3) terra zappata, scassata
Da un punto di vista fonetico non dovrebbero esserci problemi, in quanto da i breve latino (ĭ) > e, con caduta della sillaba finale -nu in parola sdrucciola. Ritengo, quindi, che il significato originario possa essere stato il 3) cioè terra zappata, scassata, preparata per la coltivazione. Per avvalorare l'ipotesi occorre, ovviamente, sapere se il suddetto toponimo individua una zona coltivata, se non al giorno d'oggi, almeno in passato.[...]
La zona Paste è ed era nel passato una zona coltivata.
Grazie per il tuo contributo e a presto.
martedì 29 dicembre 2009
Toponimo oscuro Paste, il suo significato etimologico.
6 commenti:
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Nel post c'è la foto di Isolabona vista dalla Mara. Molto probabilmente l'etimo è dal prelatino *marra 'macigno, ammasso di pietre'.
RispondiEliminaCiao Roberta, un abbraccio e buon 2010!
RispondiEliminaci sono sempre verità da scoprire! sempre interessante!
RispondiEliminaComplimenti Roberta per il mixtum di sintesi e di contenuti che hai saputo dimostrare nel post.
RispondiEliminaAnche perchè è difficile collegare anche la questione-toponimi a quella storica.
Buone feste e buon anno a te ed alle persone a cui vuoi bene!
Ciao Roberta,
RispondiEliminaauguro a te e famiglia un felice 2010 ricco di sorprese, di gioia, di felicità, di serenità e tanta pace!
Un forte abbraccio a te dolcissima amica... bacioni!!!
Moooolto interessante, anche se un post non facile, Rob! Complimenti.
RispondiEliminaTi rinnovo gli auguri per un 2010 ricco di soddisfazioni e di gioia.
Un caro saluto.
annarita