Tutto ha avuto inizio l'estate scorsa. Con Paolo Veziano abbiamo iniziato a parlare di un progetto culturale per Isolabona. Un progetto ambizioso. PROGRAMMA PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO E CULTURALE DI ISOLABONA, questo il titolo. Il gruppo di lavoro si è allargato e alla fine ci siamo ritrovati in sei. Nel mese di dicembre ho consegnato personalmente il progetto in comune e finalmente ci è stato comunicato che verrà attuato. Il suo percorso avverrà in un arco temporale di cinque anni perché il lavoro da fare è tanto. Di seguito potrete leggere le motivazioni che ci hanno spinto a intraprendere questa strada.
Motivazioni
Si dice che la Storia sia una ottima maestra, ma che non abbia allievi; si dice anche che un popolo senza memoria sia destinato a non avere futuro. Si tratta di due assunti che non devono essere interpretati come una evidente critica indirizzata all’operato delle precedenti Amministrazioni comunali e, ancor meno, a quella appena insediata alla quale mi rivolgo a nome di gruppo di lavoro composto (Alberto Cane, Marco Cassini, Lorenzo Cortelli, Roberta Sala, Anna Maria Sicardi) che assieme a chi scrive condivide i legami e l’affetto per la nostra terra, la passione e un impegno concreto rivolto alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio etnografico, storico e culturale.
Ignorare la propria Storia è una deplorevole forma di miopia largamente diffusa nel nostro Paese, ma nel caso di Isolabona si ha la pervasiva sensazione di imbatterci in una lunga e imbarazzante forma di amnesia. Che nessuno sia profeta in patria è una ovvietà che ci saremmo anche potuti risparmiare se – per colmo di paradosso – proprio nel nostro paese non fossero nati o con esso non avessero mantenuto stretti legami tre personaggi della levatura intellettuale di Fortunato Peitavino, Andrè Cane e Marino Cassini.
Cane e Cassini con pazienza e competenza hanno saputo aggirare le gravi ed irreparabili perdite documentarie riscontrate nel nostro non riordinato Archivio storico e tutte le difficoltà metodologiche che implica il forzato riferimento alla seppur preziosa frammentarietà della memorialistica disponibile e all’utilizzo delle fonti cosiddette di «seconda mano». E a loro va la nostra gratitudine e il nostro riconoscimento per essersi occupati con i loro scritti – cui si accennerà più avanti – della nostra storia e delle nostre antiche tradizioni. Più complessa – per via del respiro europeo del suo pensiero e della sua opera e delle frequentazioni – è certamente la figura di Fortunato Peitavino che merita di essere studiata a fondo per poter essere adeguatamente valorizzata. Anche di Peitavino e dell’articolato programma di recupero che lo riguarda si tratterà poco sotto.
Ripescare dall’oblio in cui sono stati rilegati sia questi personaggi sia i loro fondamentali lavori appare, oggi, alla luce delle considerazioni sopra espresse, una esigenza non più prorogabile.
Quello che segue è una sintesi del programma che abbiamo presentato.
Recupero, riordino e sistemazione del fondo documentario ed iconografico di Fortunato Peitavino attualmente conservato presso il Camping delle Rose
Pulizia, ripristino ed eventuale intitolazione dell’antica via di comunicazione per Pigna, meglio nota come sentiero della Cupeia, a Fortunato Peitavino
Pomeriggio di studio «Fortunato Peitavino: un naturista a Isolabona nei primi decenni del Novecento».
Inizio lavori di riordino dell’Archivio storico comunale a cura di Roberta Sala e Paolo Veziano (l’iniziativa si svolgerà grazie alla consueta opera di volontariato)
Presentazione del volume di Marino Cassini Sotto la torre dei Doria
Presentazione della ristampa tradotta del volume di Andrè Cane Au fil de la Nervia
Presentazione del volume comprendente gli «Atti del Pomeriggio di studio» e la ristampa del libro di Fortunato Peitavino La rigenerazione umana
Presentazione dei risultati del riordino dell’Archivio storico
Inaugurazione di una sala dedicata a Fortunato Peitavino
Ci sarà tanto da lavorare, ma ce la faremo!!!
Motivazioni
Si dice che la Storia sia una ottima maestra, ma che non abbia allievi; si dice anche che un popolo senza memoria sia destinato a non avere futuro. Si tratta di due assunti che non devono essere interpretati come una evidente critica indirizzata all’operato delle precedenti Amministrazioni comunali e, ancor meno, a quella appena insediata alla quale mi rivolgo a nome di gruppo di lavoro composto (Alberto Cane, Marco Cassini, Lorenzo Cortelli, Roberta Sala, Anna Maria Sicardi) che assieme a chi scrive condivide i legami e l’affetto per la nostra terra, la passione e un impegno concreto rivolto alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio etnografico, storico e culturale.
Ignorare la propria Storia è una deplorevole forma di miopia largamente diffusa nel nostro Paese, ma nel caso di Isolabona si ha la pervasiva sensazione di imbatterci in una lunga e imbarazzante forma di amnesia. Che nessuno sia profeta in patria è una ovvietà che ci saremmo anche potuti risparmiare se – per colmo di paradosso – proprio nel nostro paese non fossero nati o con esso non avessero mantenuto stretti legami tre personaggi della levatura intellettuale di Fortunato Peitavino, Andrè Cane e Marino Cassini.
Cane e Cassini con pazienza e competenza hanno saputo aggirare le gravi ed irreparabili perdite documentarie riscontrate nel nostro non riordinato Archivio storico e tutte le difficoltà metodologiche che implica il forzato riferimento alla seppur preziosa frammentarietà della memorialistica disponibile e all’utilizzo delle fonti cosiddette di «seconda mano». E a loro va la nostra gratitudine e il nostro riconoscimento per essersi occupati con i loro scritti – cui si accennerà più avanti – della nostra storia e delle nostre antiche tradizioni. Più complessa – per via del respiro europeo del suo pensiero e della sua opera e delle frequentazioni – è certamente la figura di Fortunato Peitavino che merita di essere studiata a fondo per poter essere adeguatamente valorizzata. Anche di Peitavino e dell’articolato programma di recupero che lo riguarda si tratterà poco sotto.
Ripescare dall’oblio in cui sono stati rilegati sia questi personaggi sia i loro fondamentali lavori appare, oggi, alla luce delle considerazioni sopra espresse, una esigenza non più prorogabile.
Quello che segue è una sintesi del programma che abbiamo presentato.
Recupero, riordino e sistemazione del fondo documentario ed iconografico di Fortunato Peitavino attualmente conservato presso il Camping delle Rose
Pulizia, ripristino ed eventuale intitolazione dell’antica via di comunicazione per Pigna, meglio nota come sentiero della Cupeia, a Fortunato Peitavino
Pomeriggio di studio «Fortunato Peitavino: un naturista a Isolabona nei primi decenni del Novecento».
Inizio lavori di riordino dell’Archivio storico comunale a cura di Roberta Sala e Paolo Veziano (l’iniziativa si svolgerà grazie alla consueta opera di volontariato)
Presentazione del volume di Marino Cassini Sotto la torre dei Doria
Presentazione della ristampa tradotta del volume di Andrè Cane Au fil de la Nervia
Presentazione del volume comprendente gli «Atti del Pomeriggio di studio» e la ristampa del libro di Fortunato Peitavino La rigenerazione umana
Presentazione dei risultati del riordino dell’Archivio storico
Inaugurazione di una sala dedicata a Fortunato Peitavino
Ci sarà tanto da lavorare, ma ce la faremo!!!
E' sempre bello fare progetti... Ti auguro un buon lavoro!
RispondiEliminaStai cavalcando l'onda Roberta, e questa volta non sei da sola a quanto leggo!
RispondiEliminaTi faccio i miei migliori auguri, a te e a chi collabora con te.
Un caro saluto.
Grande, Rob! Condivido in pieno le motivazioni addotte.
RispondiEliminaIn bocca a lupo per la riuscita del progetto.
Ciao
annarita
Super idea, super proposito e tanti super auguri.
RispondiEliminaAnche se il progetto è ambizioso, basta la tua determinazione, perchè si realizzi...Ti auguro con tutto il cuore che tu possa riuscire in pieno.dist
RispondiEliminache bella soddisfazione quando i progetti vanno in porto!!!!! Auguri e buon lavoro.
RispondiEliminaottima squadra, buon lavoro con l'augurio di tante soddisfazioni!
RispondiEliminaUn bel programma, vedrai che ce la farete, ne sono sicura.
RispondiEliminaIn bocca al lupo e tienici informati
Siamo con voi
Forza!
Buona Domenica
ciao!
Buon lavoro, allora!
RispondiEliminaE ceva de vis!Desi stiu ca noi romanii parem un neam de salbatici mai ales in tara dumneavoastra ,avem in Romania un oras cetate care e locuit si azi!E singura cetae locuita din Europa.E vorba de Sighisoara.Seamana mult cu satul dumneavoastra.
RispondiEliminaSpero di poter far parte della squadra.
RispondiEliminaHo percorso il sentiero della "Cupeia"(partendo dal ponte sul nervia dopo "La Civetta" fino a Pigna....Circa 30 anni fà. Era nostra intenzione passarci con i cavalli durante la traversata "Sulle vie del sale"
RispondiEliminacon Carlo Mauri
Ma dopo il faticoso sopraluogo decidemmo di rinunciarvi.
Era troppo malconcio, invaso dalla vegetazione, con i muri franati, e a tratti del tutto mancante.
un vero peccato vista la bellezza della zona.
Salù.
Roberta mi faresti sapere come intendete organizzarvi per il "recupero, riordino e sistemazione del fondo documentario ed iconografico di Fortunato Peitavino"? Perchè io ho già cominciato a fare un lavoro di questo tipo, ho già riempito quattro raccoglitori catalogati... ma sarò se va bene a metà del lavoro...
RispondiEliminaMi prometto di contattare David Gabrielli a breve, vorrei chiarire delle questioni prima.. io non ci sarò per tutta la prossima settimana quindi avrei piacere di incontrarti a breve per parlarne!
;)