Quella che vede sopra è una figurina pubblicitaria stampata a Torino nel 1951 e inserita in una confezione di caffè Lavazza, assieme ad altre cinque nella serie castelli liguri. La serie è stata ristampata nel 1995 dalla Stamperia Artistica Nazionale di Torino. Superfluo dire che si tratta del ponte e del castello di Dolceacqua
Queste immagini mi sono state inviate da Marino Cassini che sta conducendo uno studio sulle illustrazioni pubblicitarie della Liebig e Lavazza. Il ponte e il castello, il solito per molti, ancora una volta protagonista. La storia, di quello che fu la capitale del Marchesato è passata anche attraverso figurine illustrate pubblicitarie. Certo che Claude Monet nel 1884, fece l'operazione pubblicitaria più importante per questo borgo immortalando i due soggetti in un quadro.
Ma prima ancora furono le fotografie ad essere le protagoniste, quelle fotografie che per la maggior parte dei pittori impressionisti furono il modo di conoscere luoghi altrimenti rimasti per loro sconosciuti. Sappiamo che furono le fotografie di Jean Scotto e di Jean Gilletta a incuriosire Monet.
Foto di Jean Gilletta
Una commistione quella tra fotografia e pittura che oggi, nell'era di internet, ci sembra banale, personalmente, non lo reputo così. Le immagini di un luogo e la loro catalogazione le reputo di fondamentale importanza, anche se si tratta di una semplice figurina pubblicitaria.
e...da queste immagini possiamo cogliere lo scorrere del tempo...
RispondiEliminaSono d'accordo con la tua conclusione. Il connubio tra pittura e fotografia è molto stretto e come in questo caso ha ispirato un grande come Monet.
RispondiEliminaCiao, buona serata!
Monet in visita a Dolceacqua nel 1884 dipinse ben quattro tele che oggi si trovano in collezioni private a Parigi e Los Angeles. Da quello che ho notato sul web, pare che il dipinto di Dolceacqua che ora si trova a Parigi è stato messo all'asta con prezzo di partenza di 700 mila dollari. Sarà vero?
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