In questo periodo la raccolta delle olive è giunta quasi al termine. La loro trasformazione avviene in frantoi che hanno assunto un aspetto moderno, le grosse macine in pietra, i
gumbi, non esistono più o si trovano solo in pochissimi frantoi. La lavorazione è gestita da macchinari computerizzati. Il frantoiano si limita a controllare che tutto proceda e a far passare il prodotto macinato da una parte all'altra fino alla separazione dell'olio extravergine. Ma come avveniva 52 anni fa? Ebbene, un video storico, un cortometraggio realizzato da Alfredo Moreschi nel 1959, ce ne lascia una traccia di ineguagliabile valore. Un documento visivo di una importanza tale che oggi ho deciso di condividere con voi.
Alfredo Moreschi mi ha fatto dono
di una serie di cortometraggi bellissimi, me ne ha concesso l'utilizzo e la loro diffusione. Il frantoio in cui è stato girato si trova ad
Apricale in riva al rio Merdanzo, oggi è stato adibito ad abitazione privata. Vi propongo la prima parte, nei prossimi giorni la seconda. Ho scritto questo post ieri sera ma, solo pochi minuti fa sono riuscita a portare a termine il caricamento del video su
picasa web, credo, che ne sia valsa la pena. E voi?
Roberta è un documento bellissimo che con un linguaggio semplice ed efficace documenta un passato non molto lontano ma che sembra distante anni luce. Bellissima è l’immagine che fornisce della società agricola dell’epoca e significativo è il modo con cui documenta la tecnica della frangitura delle olive le cui radici affondano lontane nel tempo. Mi ha fatto venire in mente un’interessante intervista al compianto prof. Tiziano Mannoni contenuta in un documento multimediale edito dalla Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo che credo sia molto utile per approfondire quanto questo video documenta. Qualche tempo fa avevo montato un breve filmato estraendo questa intervista dal documento originale, accedendo a questo link è possibile visionarlo:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=ZmflPeWRGGU
Che posso dire ? Straordinario....
RispondiEliminaOltre al video segnalo anche due articoli pubblicati dal Quaderno Annuale di studi storici "Intemelion" (www.intemelion.it) il primo con il titolo "U deficiu: l'antico frantoio ad acqua" nel numero 3 del 1997 ed il secondo con il titolo "Un articolo poco noto di William Scott" nel numero uscito l'anno scorso.
RispondiEliminamolto interessante! come sono cambiati i tempi!!!
RispondiEliminaVideo meraviglioso. Da tenere come una reliquia.
RispondiEliminaFaccio una precisazione.U gumbu è tutto l'insieme dell'apparecchiatura per frangere. La macina veniva chiamata möra e la pietra circolare su cui girava giåssu.
Ultimamente ho provato a chiedere in giro com'era tutto il processo di frangitura, e ho notato che c'è molta confusione in giro. Andrò a vedere sul numero di Intemelion che indica Luciano.
Video - documentario bellissimo, Rob. Vale tutti i 6 min e 9 s della sua durata.
RispondiEliminaCiao.
annarita
Un video veramente di grande valore.Ti auguro una felice serata,saluti a presto
RispondiEliminaDocumento straordinario delle nostre tradizioni, attività per fortuna riprese con macchinari moderni; il mio uliveto non è raggiunto da carrabile.... un mulo o un asino verrebbe bene!
RispondiEliminaCiao!
Un documento-video di particolare bellezza, :O)
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