Isolabona "Res publicae" usata a scopo privato |
Il nostro Sindaco ha partecipato a entrambe le manifestazioni.
Protestare è lecito ed in alcuni casi doveroso. Mi chiedo allora se cavalcare certe battaglie possa essere un modo per distogliere le semplici persone dalle scelte politiche che hanno portato certe amministrazioni al collasso. Che i piccoli comuni ricevano sempre meno soldi è risaputo, ma quanti soldi sono stati mal spesi?
Quanti lavori pubblici sono stati fatti senza alcun ritorno per la collettività?
E quante opere pubbliche ultimate rotte e rifatte?
Tutto pagato a caro prezzo.
Eredità di un passato che ricade oggi sulle nostre teste. Scelte politiche ventennali che oggi, non sono più sostenibili perché se spendi di più di quanto ti puoi permettere, giustamente, fallisci. E chi paga?
Mi piace pensare che protestare oggi sia facile, porsi dei perché molto più difficile!
Io ho provato e continuerò a farlo.
Quanti lavori pubblici sono stati fatti senza alcun ritorno per la collettività?
E quante opere pubbliche ultimate rotte e rifatte?
Tutto pagato a caro prezzo.
Eredità di un passato che ricade oggi sulle nostre teste. Scelte politiche ventennali che oggi, non sono più sostenibili perché se spendi di più di quanto ti puoi permettere, giustamente, fallisci. E chi paga?
Mi piace pensare che protestare oggi sia facile, porsi dei perché molto più difficile!
Io ho provato e continuerò a farlo.
È vero! Tutti ci lamentiamo degli sprechi della politica e dei troppi enti inutili e poi appena parlano di accorpare dei Comuni piccoli tutti insorgono... Controsensi :-(
RispondiEliminahai scelto proprio una foto che è al centro di molte polemiche rispetto alle quali non so quale sia la verità. tu la sai? la didascalia mi incuriosisce...
RispondiEliminabuona domenica!!!
E se continuassimo, invece, a fare tutte e due le cose???
RispondiEliminaBuona domenica, Roby!
(P.S: continuo anch'io!)
Le proteste servono fino a un certo punto...bisogna rimboccarsi le mani e lavorare seriamente.
RispondiElimina@ Ines, la res publicae sono quelle opere pubbliche che vengono fatte per essere usate dalla collettività. Una via, un ponte, una PIAZZA ecc ecc. In questo caso, una piazza è stata concessa ad un uso privato. Un bel colpo di mano da parte dell'amministrazione comunale che, non ha sicuramente pagato il gazebo, ma che ha favorito l'occupazione di una piazza a scopo di lucro per molti anni!!! Ora a Isolabona, chi non possiede un locale per aprire una attività commerciale, basta che faccia richiesta al comune per occupare un'area pubblica. Se non esistono figli e figliastri, gli verrà sicuramente concessa!
RispondiEliminaora ho le idee più chiare. certo che coloro che hanno dovuto pagare o che pagano somme cospicue per l'occupazione di suolo pubblico, si sentiranno"figliastri"...roba da matti!!! ciao
RispondiEliminaNaturalmente sono d'accordo col tuo ragionamento.
RispondiEliminaNon credo che quelli di fuori abbiano capito il significato della foto. Ma esiste al proposito una delibera in merito?
@Alberto, visto che questo soggetto è molto chiacchierato al bar, avrei sperato in una partecipazione maggiore dei compaesani nei commenti.
RispondiEliminaSi esistono due delibere di giunta con le motivazioni che hanno spinto il sindaco e i suoi assessori a intraprendere questa iniziativa. Le ho entrambi ma non su questo computer. Ti interessano?
Sì, mi interessano. Quando ti e comodo puoi mandarmele? Grazie.
RispondiEliminaSono andato sui siti di vari comuni: ho visto che dall'albo pretorio tolgono le cose vecchie. Mi sembra una stronzata.