Ricordare Marino non è cosa semplice trattandosi di un personaggio poliedrico dalle mille risorse e instancabile sino ai suoi ultimi giorni.
Con questo mio scritto vorrei esaltare la sua grande passione per Isolabona e la sua storia che ci ha raccontato con grande passione nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua esistenza a Genova.
Nato a Isolabona nel lontano 1931 si laureò a Genova in Lettere moderne subito dopo la seconda guerra mondiale e a Genova visse per molto tempo dove fondò la biblioteca per ragazzi Edmondo De Amicis.
Autore di molti romanzi per ragazzi spaziando tra la fantascienza, l’enigmistica, la filatelia e la storia.
Tra quelli storici voglio ricordare I ricordi di Cirò e Tempo d’odio e Tempo d’amore, entrambi ambientati nella sua Itaca come amava chiamare Isolabona.
Si tratta di romanzi che narrano il periodo della seconda grande guerra raccontando episodi realmente accaduti tra il 1938 e il 25 aprile del 1945, romanzi storici dove i personaggi sono reali come i fatti; Due romanzi che ci lasciano in eredità uno spaccato di vita raccontata con semplicità che arriva direttamente al cuore facendoci riflettere.
Isolabona, come ho già scritto, ha sempre avuto un ruolo importante sulle sue ricerche storiche, a Marino dobbiamo la trascrizione del manoscritto più importante ritrovato, quello di Giò Antonio Cane, che narra avvenimenti tra il 1739 e il 1826 avvenuti nel Borgo e nella valle del Nervia.
Quando mi avvicinai alla storia di Isolabona pubblicando articoli sul mio blog, mi fu molto vicino, mi ricordo che un giorno mi disse di andare a casa sua e lì mi regalò una chiavetta usb: ” qui c’è tutta la storia di Isolabona che ho raccolto in tanti anni, trovi anche la tesi di mia moglie Marisa che tratta di usi, costumi, folklore e tanto altro su Isolabona e la val Nervia, fanne cosa vuoi”.
Da lì nacque una collaborazione e scrisse per il mio Blog diversi articoli, una collaborazione durata anni, era un punto di riferimento per me, era sempre disponibile e iperattivo, difficile stare al suo passo.
Fu per me un periodo bellissimo e quando vedevo nella posta in arrivo una sua email, sapevo già che c’era qualche novità, le conservo ancora, eccone una che voglio condividere:
[...]Cara Robbie.
Leggo sempre con piacere ciò che scrivi e ho gustato il tuo articolo su Peitavino che mi ha da un lato riportato alla memoria ricordi della mia infanzia e di giochi con i miei coetanei durante il campo estivo sotto i castagni di Gountè, e il convegno che avete organizzato lo scorso anno, in cui ho appreso chi era e a che cosa mirava Peitavino con la sua iniziativa.[...]
Mancherai a tante persone, conserveremo nel nostro cuore ricordi bellissimi e grazie per tutto quello che hai fatto!
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